venerdì 25 luglio 2014

Fettuccine alla Papalina

Fettuccine alla Papalina

E' una variante della carbonara, e nacque un giorni sotto a spinta del caso, della necessità. Allora, a metà degli anni Trenta, Ceseretto Simmi era titolare del Ristorante del Colonnato, a Via del Mascherino, in visita della Basilica di S. Pietro. E da lì aveva spesso l'occasione di fornire pranzi direttamente in Vaticano, Sala del Tesoso, che vedeva in quel tempo Segretario di Stato il cardinale Eugenio Pacelli, poi eletto pontefice col nome di Pio XII. Un giorno lo stesso Pacelli telefonò per richiedere pranzi con un menù un pò particolare, avendo ospiti di molto riguardo, per di più stranieri. W, da buon romano, raccomandò soprattutto una pasta un pò speciale. Non c'era tempo nemmeno per pensare, e Simmi decise di puntare su una rielaborazione, ingentilita, della carbonara. Ebbe successo, e da allora la ricetta è uscita molto di rado dalla Cisterna, dove Ceseretto era passato in seguito. Lì gli eredi Simmi se la tengono sempre stretta come una autentica gloria casalinga. Ed è da Fausto Simmi, figlio de Ceseretto che ha avuto cortesemente notizie e ricetta.




INGREDIENTI:
Fettuccine all'uovo 600 g.- uova 4- prosciutto crudo 150 g.- burro una noce - cipolla 1- parmigiano grattugiato 100 g.

PROCEDIMENTO
Lascio soffriggere in un tegame, con burro e cipolla tagliata a fettine, il prosciutto crudo tagliato a tocchetti. in un recipiente a parte frusto le uova intere, insieme al formaggio grattugiato.
Intanto metto a cuocere le fettuccine in abbondante acqua salata. una vote scolate, le rimetto nello stesso tegame, nel quale verso il soffritto con il prosciutto. Lascio insaporire, e subito dopo aggiungo le uova , lascio mantecare a fiamma lenta. Appena terminato, verso nel piatto di servizio, spovero un po di parmigiano e il piatto è pronto


La Cucina der Papa

Co la cosa, ch'er coco m'è compare
m'ha vorzuto fa' vède stammatina
la cucina santissima. Cucina?
che Cucina! Hai da dì porto mare.
Pile, marmitte, padelle , callare,
 cosciotti de vitella e de vaccina,
 polli, ova, latte, pesce, erbe, porcina,
caccia, e'gni sorte de vivanne rare.
Dico: pròsite a lei, sor Padre Santo.
Dice: eppoi non ha visto la dispensa,
che de grazzia de Dio ce n'è antrettanto.
Dico: eh scusate. povero fijolo!
Ma cià a pranzo co lui quarch'Eminenza?
Nòo, dice, er Papa magna sempre solo.

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