Strangulaprièvete fati in casa
Con il sostantivo strangulaprièvete,in
lingua napoletana, si designano gli gnocchi semplici,fatti in casa con acqua,
farina e sale. E’ vero che sia nell’uso quotidiano che in certa letteratura
deteriore ho trovato pure – per indicare la medesima pasta – il termine strangulamuònece , ma si tratta
chiaramente di un vocabolo pretestuoso, teso a prendersi gioco dei monaci,
oltre che del sacerdoti richiamati a torto nel primo lemma. Nella storia della
parola, in realtà,il clero non c’entra affatto, se no per gustosa omofonia che
vi risuona o, se si vuole prendere per buona una notizia suggestiva del
Vottiero, perché strangulaprièvete
chiamavano nel Settecento gli gnocchi i monaci e strangulamuònace a rimbrotto i preti.
La ricetta filmata
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