Per
l'antropologo francese Claude Levì-Strauss
la "cucina di una società è il
linguaggio nel quale essa traduce inconsciamente
la sua struttura". Che ne dite di rendere semplice ciò che a prima vista appare complesso? E allora ecco
fatto: la cucina rispecchia i desideri e i tentativi di realizzarli nella realtà dì tutti i giorni. Un grande compito!
E allora ben vengano congressi come identità
Golose, dove chef e pasticceri di tutto il mondo non
solo interpretano i gusti della modernità, ma addirittura aiutano a comprendere le strutture della società in cui viviamo, Durante i quattro giorni
del congresso si è sicuri di assistere non a dei monologhi ma a interessanti dibattiti che rivelano i mille modi d'intendere l'alta cucina e la pasticceria più raffinata,
interpretando nello stesso tempo anche gli stili di vita, le tendenze, i modi d'essere di un'epoca. E allora
voglio raccontarvi un intervento che mi ha colpito per la semplicità ina
per la ricchezza dei contenuti. Si tratta della
lezione' di Fulvio Pierangelini e di Davide Cassi, studioso dell'università di Parma. Ancora una volta si è confermato
come spesso la semplicità, il più delle volte sussurrata, sfugga, non sia presa
in considerazione, affascinati dal sensazionale, dal roboante. Peccato che
a vincere, a resistere nel tempo, sia il
semplice, l'enunciato sottovoce! I riflettori sono puntati sulla novità, ma in realtà il semplice lavora come una talpa, sfrutta la mancanza
di clamore per radicarsi e non farsi spazzare
via dal sopraggiungere di una nuova moda. Ma che cosa hanno detto di così interessante Pierangelini e
Cassi? Hanno spiegato a un pubblico attento il concetto di cucina scientifica,
preferendolo a quello di cucina molecolare.
Ma perché riferirsi addirittura alla scienza? Per spiegarlo sono partiti proprio
dal concetto di scienza, che è sapere
osservare, cogliere le possibilità nascoste di un ingrediente, di una tecnica a cui si deve aggiungere
un pizzico di creatività, di coraggio a sperimentare. Non servono strumenti
fantascientìfici per progredire, serve la conoscenza dì che cosa succede nei procedimenti
della cucina. E per essere sicuri di essere stati chiari sono ricorsi al cosiddetto
"paradigma della maionese": ai tempi degli Egizi gli ingredienti per
realizzare la maionese c'erano tutti, eppure la maionese è nata solo nel '700. Semplice: prima mancava il procedimento,
l'emulsione, lutto ciò vuoi dire che la cucina scientifica non è vedere la
cucina dal punto di vista scientifico, ma vedere Sa scienza dal punto di
vista gastronomico. E vi sembra poco?
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